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Muffa nera: cos’è e come combatterla

Se hai notato delle macchie nere o verde scuro, in particolare a forma di grappolo, in qualche punto della tua casa o del luogo in cui lavori, con tutta probabilità l’edificio è stato attaccato dalla muffa nera. È un problema che merita un’attenzione immediata perché, al di là del cattivo odore che emana, rilascia nell’aria delle spore tossiche che si insediano nel nostro sistema respiratorio con conseguenze estremamente nocive.

Cos’è la muffa nera?

Il suo nome scientifico è in realtà Stachybotrys chartarum. Si tratta di una delle muffe più tossiche che si possono trovare nei nostri ambienti in quanto, come detto, produce micotossine che possono causare problemi alla nostra salute.
Inizia a crescere quando le sue spore si depositano su un materiale umido e ricco di fibre (legno, tessuto, cartongesso…) e può diffondersi in casa entro 24-48 ore. Ha la capacità di svilupparsi molto velocemente (circa 2,5 cm al giorno) e quindi in poco tempo può coprire grandi superfici.
La causa principale della formazione della muffa è la presenza di umidità che, a sua volta, può derivare da una perdita d’acqua, scarsa ventilazione, condensa, vestiti umidi o, ancora peggio, la presenza di acqua nelle fondamenta della casa.

Quali sono i sintomi dell’esposizione a muffa nera?

La muffa nera o Stachybotrys chartarum è soprannominata, a buon ragione, ‘il killer invisibile’ perché le complicazioni che può causare alle persone sono numerose e aggressive. Il problema principale è che le spore di muffa viaggiano nell’aria e sono invisibili, quindi spesso ci si rende conto dei danni che ci ha causato solo quando la situazione è già grave. Un’altra grande difficoltà è data dal fatto che è difficile distinguerla da altre specie di muffa ed è quindi importante conoscere i sintomi che possono indicarci un’esposizione a muffa nera:

  • Starnuti frequenti
  • Irritazione agli occhi
  • Eruzioni cutanee
  • Mal di testa cronico
  • Affaticamento cronico

A volte le persone non si rendono neanche conto del problema perché i sintomi, soprattutto nella fase iniziale, possono essere leggeri e anche ambigui, ma è di fondamentale importanza agire con tempestività perché più tempo si aspetta e più sarà difficile debellarla.

Come combattere la muffa nera?

Dopo aver compreso quanto sia importante evitare la formazione della muffa nera nei nostri ambienti, andiamo a vedere cosa possiamo fare per prevenirla e per combatterla se si è già formata.

  • Controllare il livello di umidità: non dovrebbe superare il 50%. Laddove fosse più alto, è importante usare un deumidificatore o un sistema di ventilazione.
  • Ventilare gli ambienti: è buona pratica aprire le finestre tutte le mattine per almeno 15 minuti per far areare le stanze.
  • Evitare il riscaldamento eccessivo: la muffa trova il suo habitat ideale in un ambiente in cui la temperatura è di 20 gradi o più, quindi surriscaldare la tua casa è per la muffa un invito a trasferirsi da voi.
  • Staccare i mobili dalle pareti: in questo modo l’aria potrà circolarvi intorno e si creerà meno umidità, quindi la muffa non troverà terreno fertile per la sua crescita.
  • Usare le giuste vernici antimuffa: ottima garanzia è data dal ciclo di sanificazione Bisaten.
  • Trovare la radice del problema: nonostante tutte le attenzioni che possiamo avere, se non troviamo e eliminiamo la causa non si risolverà il problema.

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